La scuola, dai che manca poco :')
27.03.2014 14:32
Premesso che in questo blog parlerò di me, vi voglio parlare delle mie giornate, di quello che vivo e che passo insieme agli altri.
Oggi mi sono alzata come sempre alle 06:30 e sono passata in cucina a mangiare; nel frattempo mio fratello si era chiuso in bagno. Finisco di fare colazione, poi vado a lavarmi (ho due bagni in casa) e a vestirmi; e ancora lui è in bagno. Odio quando ho bisogno di qualcosa che è in una stanza occupata da un'altra persona, così attendo paziente che esca per poter prendere la piastra per i capelli. Ma lui non ha la minima intenzione di uscire: vi dico solo che ci è rimasto dentro per 25 minuti -.-"
Mi stiro in velocità i capelli ed esco per prendere il battello (abito a Venezia), e chi incontro? Mr. Parlantina (userò degli pseudonimi per le persone). Sarebbe un tipo simpatico, ma deve per forza parlare, sempre e di qualunque cosa gli passi per la mente: non so perché non capisca il fatto che mi piace leggere o ascoltare musica da SOLA la mattina. Fatto sta che arrivo a scuola e lo saluto distrattamente, poi incontro le mie amiche e mi sfogo con loro del brutto inizio di giornata; per fortuna mi comprendono sempre.
Saliamo in classe e aspettiamo la campanella dell'inizio dell'ora di storia: non riesco a seguire l'interrogazione, quindi continuo a leggere un libro che ho trovato ieri in biblioteca; passa la prima ora, ma ancora sono addormentata e non riesco a svegliarmi, così anche se incomincia filosofia io continuo a leggere.
Per miracolo suona la ricreazione e poso godermi i miei Kinder Bueno: in fin dei conti dovevo affrontare l'ora successiva matematica e poi scienze.
I dieci minuti di pausa finiscono troppo in fretta, così dobbiamo riprendere a studiare: arriva l'insegnante di matematica e facciamo alcuni esercizi sulla parabola fino a che non scade l'ora di lezione; passiamo poi in aula LIM e facciamo la duplicazione del DNA. L'insegnante che abbiamo di scienze sarà pure brava, ma non riesce a rapportarsi con noi studenti, infatti sipega male e confusamente e non si capisce mai quello che dice. Ci ritiene degli esseri inutili e deficienti perché non sappiamo le cose che non ci hanno mai spiegato. Ma cazzo è colpa nostra?!
Pazienza, tanto parlare con lei è meno proficuo che parlare con il muro, quindi continuo ad ascoltare e a prendere appunti fino a quando la campanella segna la fine della lezione: manca solo un'ora e poi sarò libera.
Altri dieci minuti, poi incomincia inglese e succede un "misunderstanding" con una verifica di recupero che alcuni dovevano fare; passiamo poi ad un sonetto di Shakespeare molto carino e semplice e che, secondo la prof, era difficile da capire per noi. Evidentemente va molto di moda il fatto di reputare gli studenti tutti dei coglioni -.-"
Io e la mia compagna di banco seguiamo, facciamo la traduzione e poi... driiiiiiiiin! Libertà!
Mi dirigo verso il battello ed eccolo lì, Mr. Parlantina è di nuovo lì che mi aspetta, fiducioso che gli conceda la mia compagnia (dato che è stracotto di me dall'anno scorso, ma lui non mi piace quindi non gli do mai troppa corda) così leggo e attendo la mia fermata. Da lì poi arrivo a casa, mangio, ed... eccomi qui :)